martedì 31 marzo 2015

Alpi Venoste: Finalspitze (m 3519) - Similaun (m 3607) - Saykogel (m 3360)



La parte terminale della cresta NE per la Finalspitze

Partenza: Maso Corto (m 2011). 

Itinerario automobilistico: Da Livigno per il tunnel del Gallo, passo del Fuorn, Tubre, Glorenza, Silandro. Qui proseguire in direzione Merano per circa 17 km per poi svoltare a sinistra per la Val Senales e percorrerla fino in fondo ai parcheggi delle piste di Maso Corto.
Da Merano proseguire in direzione passo Resia e svoltare a destra per la val Senales pochi km dopo Nauturno e percorrerla fino in fondo ai parcheggi delle piste di Maso Corto.

Itinerario sintetico: Maso Corto (m 2011) - Rifugio Bellavista (m 2842) - Fondovalle (m 2730) Hauslabjoch (m 3279) - Finalspitze (m 3519) - Giogo di Tisa  (Monumento Otzi, m 3210) - Fondovalle (m 2940) - Similaun hutte (m 3019) - Similaun (m 3607) - Similaun hutte (m 3019) - Fondovalle (m 2800) - Saykogel (m 3360) - Fondovalle (m 2730) - Piste da sci (m 2800) Maso Corto (m 2011)

Tempo previsto:  2 giorni. 

Attrezzatura richiesta: kit da scialpinismo, piccozza, ramponi, imbraco. Per sicurezza consigliabile uno spezzone di corda e il casco. 

Difficoltà/dislivello: 3,5 su 6 / quasi 3000 m.

Finalspitze - cresta NE : AD- / S2 
Similaun - cresta NW : PD- / S2
Saykogel da S : PD / S2


Il panorama di vetta dalla Finalspitze (m 3519) con la traccia del percorso effettuato


Il panorama di vetta dal Similaun (m 3607) con la traccia del percorso effettuato

Una 3 giorni molto interessante con il Cai Bormio nel gruppo delle Alpi Venoste (Otztaler Alps) che nonostante il preoccupante inizio è stata portata a termine con successo. 

Purtroppo il primo giorno a causa delle condizioni climatiche fortemente avverse ( vento a oltre 100km/h e scarsa visibilità ) la salita prevista alla Pallabianca (m 3739) è terminata al rifugio Bellavista (m 2842) raggiungibile dalle piste da sci e da noi raggiunto risalendo le stesse, anche grazie alla loro chiusura a causa del forte vento che mi ha letteralmente ghiacciato la barba.


Per questo il nostro giro è facilmente effettuabile in 2 giorni evitando il primo pernottamento.

Dopo una notte in mansarda del rifugio passata all'insegna del forte vento che incessante ha sferzato per tutta la notte, anche il secondo giorno è iniziato con raffiche di vento a oltre 100 km/h, ma questa volta con cielo sereno, rinvigorendo i nostri animi e rinforzando i bellicosi progetti di riscossa.



Il Piz Saldura (m 3433) dalla finestra del rifugio Bellavista

Dal rifugio dopo una breve discesa per guadagnare il fondovalle ( perdendo circa 100 metri di quota o poco più) la sorpresa più bella, oltre al bellissimo sole, è stata il calare del vento che ci ha permesso di pellare in tranquillità.



Da qui abbiamo percorso il fondovalle quasi in piano fino a rimontare nel punto più agevole i pendii alla nostra destra (O)


Il Wildspitze (m 3768) domina l'orizzonte


Il Finalspitze (m 3519) inizia a dominare la valle


Abbiamo quindi guadagnato il ghiacciaio soprastante che, sempre su pendenze molto moderate, siamo andati a percorrere quasi per intero puntando verso l'evidente sella dell Hauslabjoch (m 3279) in direzione SE.



Il Saykogel (m 3360)



Il Finalspitze

Giunti quasi alla sella abbiamo piegato verso S per guadagnare la spalla della Finalspitze (m 3519) lasciando alla sinistra l'Hauslabjoch che rappresenta il passaggio più diretto per raggiungere la Similaun Hutte per chi non volesse guadagnare la vetta.
Alla base della cresta NE per la Finalspitze o Punta di Finale abbiamo lasciato gli sci procedendo con ramponi e pica ( nel primo tratto potrebbero essere utili anche i bastoncini ).


 Anche qui il forte vento rendeva disagevole l'avanzamento e il mio compito di fotografo, ma metro dopo metro superato il primo tratto di misto siamo giunti al tratto finale e più panoramico per la vetta.





Qui il paesaggio di colpo diventa quello di alta montagna, con grandi meringhe di neve fino alla vetta.







Colori Mello's in vetta


Dopo alcune foto, effettuata con cautela la discesa abbiamo rimesso gli sci ed effettuato una brevissima deviazione per raggiungere il monumento di Otzi - L'uomo del Similaun situato presso il Giogo di Tisa  (Tisenjoch, m 3210).


Da qui riportandoci in un attimo sulla via di discesa del Hauslabjoch dopo alcune curve e un traverso a mezza costa in direzione E raggiungiamo la vallata che porta alla Similaun hutte (m 3019).


Qui prima di perdere troppa quota giunti a circa 2900 metri è necessario ripellare mantenendosi a mezza costa e procedendo verso S fino al rifugio situato nei pressi della bocchetta del Niederjoch.


Alleggerito lo zaino visto il bel tempo abbiamo deciso di puntare diretti verso la vetta del Similaun (m 3607). Anche qui il vento era fortissimo e la partenza non è stata facile. Il ghiacciaio è relativamente pianeggiante e lo si risale a vista puntando la cima senza alcuna difficoltà.



Giunti ai piedi del tratto finale a poco più di 100 metri di quota dalla vetta, abbiamo deciso di abbandonare prima del tempo gli sci, a causa del forte vento, che non rendevano sicuro l'avanzamento e potenzialmente più complicate le operazioni di ramponaggio ecc. Abbiamo risalito quindi l'ampia e facile cresta NW fino alla vetta.





Bergheil




La Pallabianca (m 3739)


Cime Nere (m 3624)



Dopo le panoramiche di rito ci rituffiamo in discesa tra le sferzate del vento e messi poi gli sci ci siamo lanciati in discesa fino al rifugio.
Dopo un tramonto anche interessante, almeno verso la val Venosta, il cielo si è coperto.


Rimanendo tale per tutta la notte e non lasciando presagire nulla di buono per il giorno successivo. Così anche  oggi nessuna bella foto notturna. Insomma mi sa che ho portato a spasso 2 giorni 1,8 kg di cavalletto per nulla :-(.

Al mattino alba non pervenuta, ma per fortuna al mattino il cielo si è aperto e qualche raggio di sole ha rinvigorito i nostri animi.



Così invece di rientrare percorrendo a ritroso la via dell'andata abbiamo deciso di effettuare una variante, puntando alla cima del Saykogel (m 3360) e da li ridiscendere sul ghiacciaio percorso il giorno precedente e riprendere a ritroso la via di casa chiudendo un interessante giro ad anello.

Dalla Similaun hutte si procede in direzione NNE tenendosi a mezza costa con lunghi traversi nel fondovalle che porterebbe alla Martin Busch Hutte. Persi circa 200 di metri di quota è necessario ripellare e iniziare a risalire i pendii E che portano alla vetta del Saykogel.



Non avendo chiari riferimenti ci siamo portati un pò troppo verso NE rispetto al necessario, ma visto anche l'esiguo dislivello e l'assenza di reali pericoli l'abbiamo presa come variante "panoramica".


Il Similaun

Purtroppo il meteo inizialmente sorridente ha deciso di cambiare faccia velocemente portando il cielo a coprirsi nel giro di pochi minuti.


In fondo alla valle la Martin Busch Hutte


La vetta del Saykogel


In pochi minuti il meteo è cambiato

Tuttavia guadagnata la spalla S del Saykogel a quota 3300 metri in un attimo, abbandonati gli sci, guadagniamo anche questa vetta.


Il tratto a piedi



 Ritornati agli sci un ampio vallone ci aspetta e sotto andremo a ricongiungerci con la via di salita sul ghiacciaio fino a guadagnare il fondovalle dove è necessario ripellare per superare i 100 metri scarsi di quota che ci separano dalle piste da sci (m 2800 circa ) che prendiamo per raggiungere nuovamente la macchina.

Thanks to #Mello's #Skitrab #Tr2attacks