lunedì 6 maggio 2013

Cima di Saoseo



Partenza: Parcheggio Altumeria della Val Viola ( P4 )
Itinerario automobilistico: da Bormio seguire la Strada Statale 301 per il passo del Foscagno fino a località Arnoga dove, in corrispondenza di un tornante, si imbocca inizialmente in leggera discesa la strada per la val Viola. Dopo poco più di 4 km si trova in prossimità della fine della strada asfaltata il parcheggio. 
Itinerario sintetico: Parcheggio Altumeria (m 2070 circa) – bivio rifugio Viola (m 2160 circa, 0:15) – Alpe Dosdè (m 2130, 0:30) – resti baita del pastore all'inizio della val Cantone di Dosdè (m 2368, 1h 15') - raggiungimento del pianoro sommitale (m 3150 circa, 3h) – cima di Saoseo (m 3265, 3h 20').
Tempo per l'intero giro: 5 ore circa.
Attrezzatura richiesta: kit antivalanga, ma per sicurezza anche ramponi e picozza.
Difficoltà/dislivello: 3 su 6 / circa 1300 m.
Dettagli: BS

Panoramica sulle cime della val Viola da "La Pala" in val di Campo. L'itinerario per il Saoseo dalla val Viola parte dall'estrema sinistra e rimane totalmente nascosto dietro il Corno Dosdè e la catena del Dugural.




L'escursione comincia alle 5 e 45, prima dell'alba che proverò a fotografare strada facendo. Dopo 15' di cammino in leggera salita sulla strada Agro-Silvo-Pastorale che porta in Val Viola si deve imboccare in corrispondenza di un bivio la strada in discesa che porta verso l'Alpe Dosdè. Qui spesso ci si trova a dover superare una slavina e poco oltre si incontra una piccola pozza, la mia pozza ;-). Sono le 6 e sono pronto a specchiare le cime che attendono di conoscere la calda luce dell'alba.  
E direi che la partenza anticipata ha dato i suoi frutti


Alle 6 e 40 riprendo il cammino, qui in leggera discesa, e poco oltre posso finalmente mettere gli sci, sempre seguendo la strada, qui innevata. Per le 7 sono nei pressi dell'Alpe Dosdè dove incontro un amico, la guida alpina Matteo Schena e procediamo assieme addentrandoci nella valle sempre tenendo la sinistra orografica.


 Imbocchiamo così la val Cantone in Dosdè e poco dopo troviamo i resti di una baita pastorale (m 2368). Sono le 7 e mezza da poco passate e il sole inizia ad illuminare il nostro cammino. Procediamo su pendenza molto bassa addentrandoci nella ampia vallata e iniziando ad osservare il pendio da risalire. 



Verso le 8 iniziamo a risalire il pendio meridionale, inizialmente su pendenza moderate ma poi via via più sostenute, tanto da trovarmi a preferire l'uso dei rampant. 


Superato il primo tratto ripido ci si trova a procedere con un lungo diagonale su pendenze minori fino a risalire un breve irto pendio che ci porta in cima ad una facile cresta nevosa per poi entrare in un nuovo ampio vallone ( quota 2900 circa )


Da qui è visibile il canale sommitale che conduce fuori dal vallone nel pianoro sommitale. Sono solo le 8 e mezza ma il sole scalda e ci rendiamo conto di dover procedere velocemente per scendere prima che la neve inizi a "mollare" troppo e diventi potenzialmente più a rischio di scariche.
Risaliamo il vallone in quella direzione, su pendenza che da moderata si fa via via più sostenuta, fino ad arrivare a 35-40° nel tratto finale, tanto da essere consigliato nuovamente l'uso dei rampant.     
Una volta superato quest'ultimo tratto ripido siamo su un ampio pianoro panoramico inizialmente solo sulla vallata appena risalita, dominata dal Corno di Dosdè (m 3232)


Qui procediamo verso Ovest e raggiungiamo, risalendo un dolce pendio, il crinale che ci apre così la vista anche verso le valli grosine (val d'Avedo e val di Sacco).
Ora diviene visibile finalmente anche la cima un centinaio di metri sopra di noi, ma ancora abbastanza lontana. 


Dopo aver risalito un nuovo dolce pendio raggiungiamo in piano i metri finali, oggi percorribili, per chi non soffre di vertigini, anche con gli sci ai piedi. 


In cima il panorama è maestoso, peccato solo per le velature all'orizzonte. 

Qui la val d'Avedo


dominata dalla cima Viola


Qui il 360°.


Sono le 9 e venti e velocemente dopo aver fatto un pò di foto ed esserci cambiati e rifocillati  ci avviamo verso la discesa. 
Alcune foto di rito nella prima parte di discesa per testimoniare il panorama


Una prima di imboccare il ripido canale ed entrare nel vallone dove si chiude la visuale sia sulle cime


che sulla vallata sottostante


  Da qui in poi la scarsa panoramicità e la prudenza, data l'esposizione meridionale e la buona pendenza del pendio, ci hanno fatto optare per una discesa uno alla volta in diversi tratti. Sempre ripercorrendo la via di salita. Giunti nella piana decidiamo di portarci questa volta sulla destra orografica effettuando un lungo traverso a mezzacosta sotto i contrafforti rocciosi alle pendici della cima Viole e di Lago Spalmo Occidentale. Giunti con qualche racchettata al ponte (m 2250 circa) ci riportiamo nuovamente sulla sinistra orografica e da qui in poi con qualche altra racchettata e andando un pò a cercare la neve riusciamo a raggiungere l'Alpe Dosdè per le 10 e mezza e da qui, tra piedi e sci, il vicino rifugio Federico Valgoi in Dosdè dove attendo altri amici, ora più simili a puntini neri, alle prese con la discesa sulla bella parete settentrionale dalla Cima Orientale di Lago Spalmo 
( ma di questa vi racconterò una prossima volta ;-))

P.s. per chi volesse l'Agriturismo Caricc, raggiungibile percorrendo la strada sterrata che scende poche centinaia di metri dopo il nostro parcheggio, in direzione Arnoga, è aperto tutti i week end di primavera.






Nessun commento:

Posta un commento